Olio e Ulivi di Puglia

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Tra le terre di Puglia è custodito un tesoro che un tempo è servito a massaggiare atleti olimpici, ungere re, profumare faraoni e riempire antichi forzieri, e oggi come allora impreziosisce ogni cibo, con un aroma intriso di storia. Quel tesoro dai greci fu chiamato elaion, dai latini oleum e fu, come è, per tutti i popoli del Mediterraneo autentico oro liquido.

L’incontro con questi olivi millenari ha un che di magico: rivestono dolci colline e le loro pendici fino a raggiungere il mare, formano boschi che ancora oggi regalano la sensazione di poter andare indietro nel tempo, di potersi calare nella storia, di immergersi in un paesaggio eterno, rimasto intatto nei secoli. Meravigliosa è la vista di questi boschi dalla cima delle colline, guardando verso il mare che fa da sfondo, con il suo azzurro intenso, o al tramonto mentre il sole incendia il cielo, o quando si fa sera. Mentre tutt’intorno l’oscurità si fa intensa, i grandi olivi restano alla vista fino all’ultimo, agitano le loro fronde impazienti alla brezza serale, ancora pieni di luce, pieni di olio e di vita. In quei rami possenti, in quei tronchi scolpiti dal tempo si riassume la potenza straordinaria della natura. Non rappresentano solo bellezza, gli olivi sono il nostro paesaggio storico, quello stesso che ha accompagnato i Normanni e gli Aragonesi, gli Angioini e gli Spagnoli, i Borboni e i Piemontesi.
La distesa di olivi millenari rappresenta un sistema complesso dove storia, natura e agricoltura si sono intrecciati armoniosamente nei millenni.


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