La Festa Patronale: le luminarie

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La Puglia della terra è la Puglia della civiltà contadina. Quella civiltà contadina che ora non esiste più come non esistono più i contadini. Quei contadini che lavoravano da “sole a sole”. E tanto lavoravano che poi morivano. Finchè non arrivava il tempo della festa, quando la natura si risvegliava dal lungo letargo dell’inverno. E’ in ogni festa in fondo una resurrezione, il ritorno alla vita dopo il buio. Feste patronali in testa.

Continua il nostro percorso sulla Festa Patronale con un elemento essenziale le luminarie, dette anche apparato:

è tutto quel gioco di archi, rosoni, spalliere che illumina la festa. Una volta l’imminenza della festa si iniziava a sentire già da quando si scaricavano in piazza pali e luminarie. Poi, poco a poco, prendevano forma di gallerie, prospetti, e cassarmonica grazie al lavoro degli apparatori, così abili a tenersi in equilibrio sulle loro alte scale. Al tramonto, quando tutte le luci si accendono, la piazza ed il corso principale si trasformano. Architetture effimere prendono vita e colore. Grandi e bambini, tutti col naso all’insù, indicano il cielo con facce compiaciute.


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