I Masciari

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Nei tempi quando non c’erano medici e speziali, tanti ma tanti anni fa, per guarire dai vari malanni bisognava ricorrere alla natura a al potere miracoloso di alcune piante, conoscere le proprietà delle erbe sante che ogni buon cristiano sapeva trovare nelle campagne, tenere in casa sempre una scorta delle specie più note per poterle usare, adeguatamente trattate, al momento del bisogno.

Così, per la digestione faticosa, per l’emicrania, per le varie infezioni, per il mal di denti l’otite, i dolori muscolari e tutti i malesseri più comuni e frequenti i rimedi erano in casa, a portata di mano.

Non c’era donna, madre, moglie, sorella che non fosse in grado di preparare impacchi con una poltiglia d’erbe e radici o infusi per curare l’asma. Allo stesso modo non mancava in ogni comunità chi era capace addirittura di scacciare il verme solitario, saldare fratture degli arti, risolvere felicemente parti difficili.

Per i malanni, invece, più ostinati da combattere, dei quali la medicina domestica non riusciva ad avere ragione, occorreve rivolgersi ai guaritori, i cosiddetti masciari, capaci di risolvere le situazioni più complesse con unguenti miracolosi, preparati con erbe rarissime e con formule misteriose. Un misto di sacro e profano, e il popolo, attribuiva a questi personaggi poteri miracolosi, magici, quasi divini. Ci si rivolgeva a loro con cieca fiducia e si credeva che un tale potere era da essi posseduto solamente in virtù di aiuti divini o in seguito a segreti patti col diavolo.


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