Castello Carlo V

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Monopoli, il Castello

A guardia del porto, il Castello Carlo V di Monopoli ha impianto pentagonale. La sua costruzione risale all’epoca del dominio spagnolo. Nelle planimetrie del 1579 e 1580 l’edificio presentava a ovest una “punta di diamante”, che verrà definitivamente smantellata nel 1866, per far spazio al Molo Margherita. La struttura architettonica appare piuttosto composita sul versante meridionale, dove si riscontra, insieme alla torre cilindrica, l’addizione di un corpo di fabbrica affacciato sul fossato (forse del XVII secolo). Altri rimaneggiamenti sono intuibili al primo piano della fortezza, dove una sala reca nel pavimento i resti di una cortina muraria (forse quattrocentesca), con andamento poligonale e leggera scarpatura . Il castello conserverà a lungo una funzione spiccatamente militare, intrecciandosi con la catena di torri costiere sparse dal 1536 per l’avvistamento e il contenimento degli assalti turco-barbareschi.

L’accesso principale è situato sulla facciata sud-ovest in corrispondenza della torre cilindrica, successiva all’impianto originario, alla quale si accede mediante una breve rampa. La torre è dotata di un vano per l’alloggiamento del ponte levatoio ed è coronata in alto da arcatelle a tutto sesto aggettanti.

Sotto la loggia del bastione pentagonale lo stemma in pietra con la data del 1552 e il nome del vicerè Don Pedro del Toledo, che realizzò il complesso.

Dal 1832, su ordine di Francesco I, re delle Due Sicilie, il fortilizio sarà adibito a carcere mandamentale, subendo nuove modifiche strutturali. L’uso carcerario verrà dismesso nel 1969. Oggi, dopo un periodo di abbandono, l’attuazione di un progetto di recupero ne consente la fruibilità, fornendo spazi alle iniziative culturali.


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