Babbo Natale fra Puglia e Francia

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Alcuni studiosi affermano che l’antico dio dei celti, Gargano o Gargantua, figlio del dio solare Belanus (bel voleva dire “chiaro”, “luminoso”), distribuiva doni. Non è un caso, forse, che il nome di Gargano si ritrovi nella denominazione di un monte sulla costa adriatica, il monte Gargano, appunto, In Puglia, nei pressi di Foggia. Anche questo è un luogo di culto di San Nicola. Ma non solo: questo nome era famoso nell’antichità per la presenza di un importante e grande tempio pagano (Strabone, Lucano e Tolomeo hanno parlato più volte del Garganus mons) mentre in Normandia (Francia), il Mont Saint-Michel era chiamato monte Gargano oppure monte di Gargantua. Non solo: proprio nel Gargano, in Puglia, c’è anche il culto molto diffuso di San Michele arcangelo. Una coincidenza? Una sorta di collegamento fra miti uguali in due luoghi così lontani.

In ogni caso non si può negare la valenza pagana di Babbo Natale nonostante sulla sua figura siano state innestate usanze in onore di San Nicola. C’è da dire che per alcuni il Natale è una festa eminentemente religiosa, per altri è una festa pagana nella quale si celebra un rito di passaggio, per altri ancora è solo una festa consumistica che si esaurisce in un viaggio, nel cenone e nella serie di regali. Per questo alcuni importanti esponenti della Chiesa hanno definito Babbo Natale estraneo alla tradizione cristiana, nonostante abbia una diretta discendenza, come figura, proprio a San Nicola., un santo cristiano. Addirittura, nel 1952 a Digione, alcuni cattolici bruciarono sul sagrato di una chiesa il fantoccio di Babbo Natale.


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